Sabato 25 e domenica 26 marzo torna l’atteso appuntamento con le Giornate FAI di Primavera, l’evento per eccellenza dedicato all’inestimabile patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. L’iniziativa del FAI festeggia quest’anno il suo XXXIimo compleanno e offre l’opportunità di scoprire (o riscoprire con nuovi occhi) mete artistiche e naturali dal fascino unico, per un viaggio immersivo tra le pagine (e le mura) della nostra storia.

La manifestazione Giornate FAI di Primavera celebra e valorizza la ricchezza artistico-culturale del nostro Paese, spalancando per due giorni ai visitatori le porte di tesori celebri o sconosciuti. 750 luogi in 400 città italiane, di cui la maggiori parte solitamente inaccessibili, svelano la loro bellezza come rari fiori primaverili che si schiudono con il primo sole.

Noi di Mignon abbiamo studiato un itinerario dedicato a voi nelle nostre tre stazioni di gusto, Roma, Milano e Torino.

Siete pronti a saperne di più?!

Roma, a spasso tra cielo e terra

Per un weekend nella capitale abbiamo pensato a un percorso tra astri e natura.

Ore 10.00: visita al Castrum Novum di Santa Marinella, colonia marittima realizzata nel 264 a.C. a difesa della costa tirrenica. Il percorso si snoda tra i resti delle mura urbane e la porta est della fortezza, il decumano, la piazza del foro. il tempio e la fontana monumentale, una ricca domus, le terme e il teatro sul mare. La località, finora inaccessibile per lavori di restauro, riapre eccezionalmente al pubblico in occasione delle Giornate FAI di Primavera 2023.

Ore 12.00: per i dormiglioni e gli amanti delle gite fuori porta abbiamo pensato a un paradiso a cielo aperto a poco più di mezz’ora da Roma. Il Parco Villa Gregoriana, a Tivoli, racchiude l’estetica del sublime della cultura romantica. Natura, storia e archeologia si fondono in un’armonia di colori e suoni. Durante la visita sarà possibile consultare testi, video e podcast che raccontano e celebrano l’emblema del “verde romantico” per eccellenza.

Ore 17.00: dopo una merenda da Mignon con una soffice e fragrante fetta di colomba, si parte alla volta dell’Osservatorio Astronomico di Monte Mario, per una visita all’imbrunire con la testa “all’insù”. L’Osservatorio sorge sulle pendici di Monte Mario, che con i suoi 139 m di altitudine è considerato uno dei punti panoramici della città. Per le Giornate FAI di Primavera i volontari hanno studiato un percorso inedito. Ci sarà la possibilità di entrare in un luogo temporaneamente inaccessibile al pubblico, il Museo Astronomico e Copernicano. Sarà possibile visitare anche la Torre Solare, che con i suoi 34 m d’altezza rappresenta il punto più alto di Roma.

Milano, sospesa tra ieri, oggi e domani

Milano, polo cosmopolita dell’epoca moderna, propone per le Giornate FAI di Primavera itinerari inediti tra storia, natura e tecnologia.

Ore 10.00: zaino in spalla, chocobites Mignon alla mano per una merenda mattutina immersi nel verde dell’Ippodromo. Centro sportivo ed emblema del quartiere San Siro, polo moderno della città, l’Ippodromo rappresenta con i suoi ampi spazi verdi un’oasi di pace. Palcoscenico ippico per eccellenza, il complesso inaugurato nell’aprile 1920, è un esempio dell’architettura Liberty milanese, un intreccio perfetto tra sport, architettura e natura. Per le Giornate FAI di Primavera sono previste delle tappe inedite. Sarà possibile osservare da vicino la Tribuna Liberty, recentemente restaurata e riportata al suo antico splendore, il Tondino, la “Sala della Bilancia”, con gli spogliatoi dei fantini ed, eccezionalmente, l’area privata dove i cavalli vengono controllati prima delle gare.

Ore 12.00: aperitivo a suon di musica presso la Fondazione Giuseppe Verdi, voluta dal maestro all’inizio del secolo scorso. Il Palazzo, pensato come una grande casa per i musicisti “meno fortunati”, è un esempio architettonico in pieno stile Liberty. Il percorso “L’opera sua più bella” vi permetterà di scoprire gli ambienti più preziosi del Palazzo, di conoscerne la storia passata e presente e di visitare il nuovo spazio espositivo con decine di vecchi grammofoni d’epoca, quadri, statue e cimeli che illustrano la vita e le opere del Maestro. Orecchie ben aperte, potreste essere sorpresi da piccoli concerti in giardino.

Ore 16.30: sul palcoscenico delle Giornate FAI di Primavera milanesi spicca la visita agli Studi RAI di Corso Sempione. L’iniziativa “Dietro le quinte della TV” è un’occasione più unica che rara. La sede RAI di Corso Sempione apre eccezionalmente le porte al pubblico. Sarà possibile mettere l’occhio “dietro la telecamera” e scoprire i meccanismi che si celano dietro le quinte televisive.

Torino, un viaggio tra storia e natura

Torino non smette mai di sorprendere. Per le Giornate FAI di Primavera 2023 la città diventa teatro di itinerari alla scoperta di mete misteriose e affascinanti.

Ore 10.00: caffè mattutino in Piazza e poi visita al Distretto Sociale Barolo, nel quartiere Valdocco, poco distante dal centro storico della città. Il Distretto Sociale, eccezionalmente aperto, è un ampio complesso costituito da diversi edifici, tra cui un monastero, due chiese, un museo, un chiostro e sei giardini. In occasione del 200° anniversario, la visita permetterà di conoscere la vita dei fondatori, la straordinaria storia del Distretto Sociale e dei suoi tanti protagonisti.

Ore 11.30: destinazione Borgone Susa, per una passeggiata nel verde all’insegna del relax presso L’Oliveto Rossetto. L’area si trova sotto Roca Furà, una cava un tempo utilizzata per produrre macine in pietra. Un luogo immerso nella natura, dove le montagne disegnano panorami incantati che fanno innamorare ed aiutano a rilassare il corpo e la mente. I più avventurosi e temerari verranno accompagnati dai volontari FAI lungo la ripida strada che si inerpica fino all’uliveto, dove potranno, tra gli antichi muretti a secco, seguire il percorso poetico della scrittrice Silvana Tosatto e godere di una vista eccezionale sulla bassa Valle di Susa.

Ore 17.00: gli amanti della storia potranno viaggiare nel tempo. immergendosi nelle sale del Castello di Valperga. Il castello risale al X secolo ed è un vero e proprio puzzle architettonico. Con i suoi edifici e le sue sale il Castello racconta la sua storia e quella dei protagonisti misteriosi che, nei secoli, l’hanno popolato.

Vi lasciamo ora al vostro itinerario. Non occorreranno bussole o orologi. Assicuratevi, però, di portare con voi scarpe comode, occhi curiosi, pronti ad accogliere la bellezza di mete straordinarie, e orecchie aperte, pronte ad ascoltare il racconto dell’identità del nostro Paese.

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